Aforismi di Aristippo
Diogene Laerzio
Versione Greca
Segnala erroreἐρωτηθεὶς τί αὐτῷ περιγέγονεν ἐκ φιλοσοφίας, ἔφη, "τὸ δύνασθαι πᾶσι θαρρούντως ὁμιλεῖν. ἐρωτηθείς ποτε τί πλέον ἔχουσιν οἱ φιλόσοφοι, ἔφη, "ἐὰν πάντες οἱ νόμοι ἀναιρεθῶσιν, ὁμοίωςβιώσομεν." ἐρωτηθεὶς ὑπὸ Διονυσίου διὰ τί οἱ μὲν φιλόσοφοι ἐπὶ τὰς τῶν πλουσίων θύρας ἔρχονται, οἱ δὲ πλούσιοι ἐπὶ τὰς τῶν φιλοσόφων οὐκέτι, ἔφη, "ὅτι οἱ μὲν ἴσασιν ὧν δέονται, οἱ δ' οὐκ ἴσασιν." Αἴνιγμά τινος αὐτῷ προτείναντος καὶ εἰπόντος, "λῦσον," "τί, ὦ μάταιε," ἔφη, "λῦσαι θέλεις ὃ καὶ δεδεμένον ἡμῖν πράγματα παρέχει;" ἐρωτηθεὶς ὑπό τινος τί αὐτοῦ ὁ υἱὸς ἀμείνων ἔσται παιδευθείς, "καὶ εἰ μηδὲν ἄλλο," εἶπεν, "ἐν γοῦν τῷ θεάτρῳ οὐ καθεδήσεται λίθος ἐπὶ λίθῳ. συνιστάντος τινὸς αὐτῷ υἱὸν ᾔτησε πεντακοσίας δραχμάς˙ τοῦ δ' εἰπόντος, "τοσούτου δύναμαι ἀνδράποδον ὠνήσασθαι," "πρίω," ἔφη, "καὶ ἕξεις δύο." ἀργύριον εἶπε παρὰ τῶν γνωρίμων λαμβάνειν, οὐχ ἵν' αὐτὸς χρῷτο, ἀλλ' ἵν' ἐκεῖνοι εἰδεῖεν εἰς τίνα δεῖ χρῆσθαι τοῖς ἀργυρίοις. ἐρωτώμενος πῶς ἀπέθανε Σωκράτης ἔφη, "ὡς ἂν ἐγὼ εὐξαίμην."
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Versione Tradotta
Segnala erroreA chi gli chiese quale vantaggio trasse dalla filosofia, rispose: "La capacità di sentirsi a proprio agio con tutti". Gli si domandò quale fosse il privilegio dei filosofi ed egli rispose: "Anche se tutte le leggi vengono abolite, noi vivremo lo stesso". Interrogato da Dionisio su perché i filosofi frequentano le case dei ricchi e i ricchi non quelle dei filosofi, egli rispose: "Perché gli uni conoscono ciò di cui hanno bisogno, mentre gli altri no". A chi gli propose un enigma, invitandolo a scioglierlo, disse: "Perché, o stolto, vuoi sciogliere ciò che anche legato ci infastidisce?". Era solito dire che è meglio essere mendicanti che ignoranti; i primi mancano di soldi, mentre gli altri di civiltà. Interrogato da un uomo su in cosa suo figlio sarebbe migliorato una volta educato, disse: "Almeno, in questo, che al teatro non si siederà come pietra sopra pietra". Volendo affidargli il figlio per istruirlo, chiese cinquecento dracme. E poiché l'altro obbiettò: "Per tanto posso acquistare uno schiavo", Aristippo gli rispose: "Acquistalo, e ne otterrai due". Diceva di prendere denaro dagli amici non per utilizzarlo personalmente, ma perché loro sapessero come spendere il denaro. Chiedendogli come Socrate morì, rispondeva: "Come avrei desiderato io stesso morire".
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